Chemioterapia intensiva e immunoterapia nei pazienti con nuova diagnosi di linfoma primario del sistema nervoso centrale


I dubbi relativi alla tossicità neurocognitiva della radioterapia all’intero cervello sono motivati dallo sviluppo di strategie chemioterapiche alternative e intense come consolidamento nel linfoma primario del sistema nervoso centrale.

È stato condotto uno studio multicentrico su consolidamento di alta dose, senza radioterapia all’intero cervello, nel linfoma primario del sistema nervoso centrale.

Gli obiettivi erano determinare: 1 ) tasso di risposta completa dopo terapia di induzione della remissione con Metotrexato, Temozolomide e Rituximab ( MT-R ); 2 ) la fattibilità di un approccio a due fasi utilizzando consolidamento ad alta dose con Etoposide più Citarabina; 3 ) sopravvivenza libera da progressione e 4 ) correlazione tra fattori prognostici clinici e molecolari ed esito.

Nello studio, 44 pazienti con nuova diagnosi di linfoma primario del sistema nervoso centrale sono stati trattati con terapia di induzione a base di MT-R e i pazienti che avevano raggiunto risposta completa hanno ricevuto terapia di consolidamento con Etoposide e Citarabina.

È stata effettuata un’analisi prospettica dei biomarcatori prognostici molecolari nel linfoma primario del sistema nervoso centrale nel contesto di uno studio clinico.

Il tasso di risposta completa alla terapia MT-R è stato pari al 66%.

La sopravvivenza libera da progressione a 2 anni è stata pari a 0.57, con un follow-up mediano di 4.9 anni.

Il tempo alla progressione a 2 anni è stato di 0.59, e per i pazienti che avevano completato il consolidamento, è stato di 0.77.

Pazienti di età superiore a 60 anni hanno avuto gli stessi risultati dei pazienti più giovani, e la variabile prognostica più significativa dal punto di vista clinico è stato il ritardo nell’inizio del trattamento.

Un’alta espressione di BCL6 è risultata correlata a una minore sopravvivenza.

In conclusione, lo studio CALGB 50202 ha dimostrato che una terapia di consolidamento dose-intensa per il linfoma primario del sistema nervoso centrale è fattibile in un contesto multicentrico e porta a tassi di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale almeno comparabile a quelli del regime a base di radioterapia all’intero cervello.
Sulla base di questi incoraggianti risultati, è stato attivato un altro studio che confronta la terapia con Etoposide e Citarabina con la chemioterapia mieloablativa nel linfoma primario del sistema nervoso centrale, nel quale nessuno dei bracci prevede l’utilizzo di radioterapia all’intero cervello ( pan encefalica ). ( Xagena2013 )

Rubenstein JL et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3061-3068

Onco2013 Emo2013 Neuro2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...



In precedenza sono stati riportati i risultati di uno studio randomizzato di fase II in pazienti con linfoma primitivo del...


La recidiva di linfoma a cellule del mantello ( MCL ) del sistema nervoso centrale ( CNS ) è un...


I risultati di uno studio di fase I/II hanno evidenziato che la terapia CAR-T anti-CD19 con Tisagenlecleucel ( Kymriah...


Il linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) richiede l'induzione e il consolidamento per ottenere una potenziale guarigione....


La prognosi del linfoma primario del sistema nervoso centrale ( CNS ) è migliorata con l'uso della chemioterapia ad alte...


Il trattamento standard per i pazienti con linfoma primario del sistema nervoso centrale ( CNS ) resta da definire. Le...


In uno studio di fase II, Temsirolimus ( Torisel ) è stato testato in pazienti con linfoma del sistema nervoso...